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Gruppo d'Intervento Speciale dei Carabinieri

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Origini

Durante gli anni '70 del secolo scorso (i cosiddetti anni di piombo) le istituzioni politiche e civili italiane subirono un violento assalto da parte di gruppi terroristici endemici. Sebbene il Governo non avesse preso delle iniziative ufficiali, nei reparti d'elite delle Forze Armate e di Polizia furono create unità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche di intervento in situazioni di crisi in presenza di ostaggi. Il 18 ottobre 1977 la volontà politica mutò a seguito del successo dell'operazione Magic Fire condotta dai Tedeschi del GSG-9 che in Somalia riuscirono a liberare 86 passeggeri di un aereo Lufthansa dirottato ed ancora in mano ai terroristi.A seguito di quest'azione l'allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga ordinò la creazione di quattro UN.I.S. (UNità Interventi Speciali) che si sarebbero dovuti specializzare in anti-terrorismo da parte: della Marina Militare che dedicò un'aliquota dei COMSUBIN (Comando Subacqueo Incursori); dell'Esercito che dedicò un'aliquota del reggimento Col Moschin facente parte del IX reggimento di assalto aviotrasportato; dei Carabinieri che attinsero dal 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "TUSCANIA"; della Polizia di Stato che specializzò ulteriormente alcuni reparti creati per appoggiare le azioni antiterrorismo di UCIGOS e dalla DIGOS.

Le unità delle Forze Armate sono specificatamente rivolte ad interventi in ambiti militari, quelle della Polizia di Stato all'ambito civile e di ordine pubblico mentre quelle dei Carabinieri possono operare in entrambi i casi. Da notare che mentre Marina Militare ed Esercito mantennero il personale UN.I.S all'interno dei loro reparti di origine, il Comando Generale dell' Arma dei Carabinieri (così come la Polizia di Stato con i NOCS) preferì istituire un nuovo gruppo autonomo denominato GIS, Gruppo Intervento Speciale. Era il 6 febbraio 1978.

L'esordio pubblico dei GIS avvenne a Trani (Bari) nel 1980. Nel carcere scoppiò una rivolta capeggiata da terroristi. Sull'edificio cominciarono a volteggiare elicotteri dai quali si calarono velocemente uomini mascherati. Ripresero il controllo della prigione in pochi minuti nonostante i tanti cancelli saldati dai rivoltosi per ostacolare un intervento dall'esterno.

 


Missione

Il Ministero dell'Interno impiega i GIS per la liberazione di ostaggi da aerei, navi, treni, autobus ed edifici. Li chiama anche per proteggere obiettivi sensibili da attacchi terroristici o criminali e per garantire la sorveglianza e la sicurezza in occasione di eventi ad alto rischio. I GIS sono impiegati dal Comando Generale dell' Arma dei Carabinieri per assicurare la sicurezza a personalità minacciate o per coadiuvare le unità territoriali in situazioni di crisi come rapimenti e cattura di criminali, latitanti o evasi pericolosi. Essendo Carabinieri, inoltre, sono dispiegati fuori dall'Italia in occasione di interventi internazionali di peace keeping/inforcing per condurre operazioni di antiterrorismo o per la protezione di cittadini o interessi italiani. Occasionalmente sono incaricati anche dell'addestramento di personale di polizie estere. A partire dal 2004, il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, ha promosso il Gruppo d'Intervento Speciale, da unità controterrorismo a vera e propria forza speciale, enfatizzando maggiormente la preparazione per i dispiegamenti all'estero. In forza di ciò, l'attivazione dell'unità per operazioni fuori area potrà essere richiesta direttamente dal CO.F.S. (Comando Forze Speciali Interarma), con sede presso l'ex aeroporto di Centocelle (Roma).. 

Organizzazione

La sede dei GIS è Livorno. Il numero esatto del personale operativo è un'informazione riservata, ma presumibilmente oscilla tra i 70 ed i 150. Il GIS è comandato da un tenente colonnello e sono organizzati in: 

una sezione comando

una sezione amministrativa

una sezione addestramento

una sezione di esplorazione, ricognizione e tiratori scelti

una sezione di combattimento

La sezione di combattimento, la più numerosa, è a sua volta suddivisa in tre distaccamenti costituite da squadre di quattro uomini: un comandante, uno specialista in espolosivi, uno specialista in arrampicata e uno specialista di equipaggiamenti.

 

In ogni momento c'è un distaccamento pronto a lasciare la base in 30 minuti. A questo scopo hanno sempre a disposizione alcuni Agusta-Bell AB412 in dotazione ai Carabinieri ed un Alenia G.222 della 46^ Aerobrigata dell'Aeronautica Militare di stanza nella vicina Pisa che, quando necessario, può fornire anche C-130 Hercules. I rimanenti possono essere impiegati entro tre e ventiquattro ore dall'allarme. Nei casi più urgenti un nucleo avanzato precede la sezione operativa al fine di pianificare la strategia di intervento in base ad informazioni di prima mano. La sezione di esplorazione, ricognizione e tiratori scelti è a sua volta costituita da squadre di 3 uomini: due tiratori armati con Mauser 86SR ed un esploratore equipaggiato con un HK PSG/1 semiautomatico. Durante le azioni più lunghe gli uomini possono avvicendarsi nel ruolo di esploratore.

 

Reclutamento

 Trattandosi di un'unità d'elite, il percorso che i candidati devono compiere per accedervi è particolarmente duro e selettivo fin dalla prima fase che prevede colloqui e visite psicofisiche. Ogni candidato ad entrare nei GIS è un carabiniere con meno di trent'anni che ha trascorso almeno due (ma alcune fonti indicano quattro) anni nel 1° Reggimento Carabinieri "Tuscania", il corpo di elite dell'Arma dei Carabinieri. Di per sé l'utilizzo del Tuscania quale serbatoio esclusivo dei GIS è già una dura selezione in quanto su cento persone che chiedono di entrare a farvi parte solo 30 si dimostrano adeguati. La prima fase di selezione prevede un'intervista con un alto ufficiale dei GIS che ne verifica le motivazione, un elemento chiave per entrare a far parte del reparto. Poi sono esaminati da psicologi e medici. Questa prima selezione è superata dal 40% dei candidati. I soldati che passano questa prima selezione sono ammessi alla frequenza di un corso di 42 settimane diviso in un Corso Base di 18 settimane (superato al più dal 50% dei candidati) ed in un Corso Specialistico di 24 settimane. Solo a questo punto si diventa membri operativi ed effettivi del reparto. 

Addestramento

Minimo 2 - 4 anni nel "Reggimento Tuscania".

Corso base (18 settimane): esercizi fisici ed arti marziali: oltre ad un intenso esercizio fisico, i candidati apprendono le arti marziali (soprattutto Jujitsu, Kung-fu Wu-shu e Boxe tailandese) per disarmare, immobilizzare e, in generale, poter fronteggiare combattimenti corpo a corpo senza l'impiego di armi da fuoco.

Esplosivi: costruzione, impiego e disinnesco di ordigni esplosivi.

Armi da fuoco: uso di armi da fuoco lunghe e corte (pistole, pistole mitragliatrici, mitragliette, mitragliatrici, fucili, fucili d'assalto e fucili di precisione), scelta del tipo di arma e di munizionamento in funzione dello scenario operativo.

Equipaggiamenti speciali: uso di apparati elettronici di sorveglianza quali visori notturni, telecamere a fibra ottica, microfoni,... oltre a strumenti meccanci di intrusione quali quelli utilizzati per lo sfondamento di porte.

Tecniche di irruzione: modalità di irruzione in edifici, veicoli, aeromobili,...

Tecniche di arrampicata e discesa: arrampicata in diverse situazioni utilizzando corde, scale,... oltre che l'utilizzo della fast rope per la discesa rapida da edifici o elicotteri

Tecniche fotografiche: tecniche di base di fotografia e uso di macchine fotografiche, videocamere, apparecchiature per la registrazione termica ed agli infrarossi, elaborazione di immagini...Chi sarà assegnato alla sezione degli esploratori/ricognitori approfondirà ulteriormente queste nozioni.

Valutazione degli obiettivi: raccolta di informazioni utili per la pianificazione di un'azione quali la robustezza ed il tipo di materiali di porte, fineste e strutture.

Tiro: esercitazione al tiro soprattutto contro obiettivi statici utilizzando sia un sistema noto come FATS (FireArm Training System), un sistema laser interattivo che proietta su uno schermo immagini e registra tutte le reazioni dell'allievo, sia prove di fuoco con munizionamento reale.

Attività di polizia: tecniche di arresto.

Inglese

Protezione VIP sia da presso che a distanza.

Primo soccorso

Corso specialistico

Tiro avanzato: tiro contro obiettivi in movimento ed in presenza di ostaggi per apprendere a discriminare tra individui ostili o innocenti in frazioni di secondo; tiro da posizioni difficili e con entrambe le mani,... sia da soli che in team utilizzando munizionamento reale.

Tiratori scelti: frequentati solo dai candidati della sezione esplorazione, ricognizione e tiratori scelti per apprendere il tiro di precisione e contro cecchini, tecniche di occultamento e camuffaggio, fuoco coordinato e l'uso di diversi tipi di armamento e mirini. Per il fuoco coordinato tra più tiratori si addestrano all'uso del sistema Sincrofire che consente al responsabile dell'azione di vedere quanto viene inquadrato dai singoli tiratori e di comandare il fuoco simultaneo.

Tecniche avanzate con esplosivi: uso di esplosivi in presenza di ostaggi, caratteristiche e scelta degli esplosivi e della quantità e modalità di impiego per minimizzare i danni collaterali. Uso di gas e loro impiego con granate da 40mm.

Sci ed arrampicata: frequentato presso il Centro Alpino dei Carabinieri in Val Gardena e nella scuola degli Alpini ad Aosta.

Guida veloce: tecniche di guida difensiva ed offensiva.

nuoto e assalto anfibio: frequentato presso il Centro Sub dei Carabinieri di Genova-Voltri, quindi presso i COMSUBIN della Marina Militare per apprendere tecniche di ricognizione, avvicinamento, assalto e combattimento anfibio oltre che l'uso di equipaggiamenti per sub, motoscafi e gommoni.

Infrastrutture: vengono studiati edifici, treni, aerei, autobus,... che caratterizzano i possibili teatri di impiego. A questo scopo i GIS hanno un archivio molto dettagliato di obiettivi sensibili quali ambasciate, edifici pubblici, industrie, oltre che specifici modelli simulacri di veicoli ed aeromobili con cui addestrarsi.

Tattiche di guerriglia e contro-guerriglia: per apprendere le tecniche comunemente utilizzate dai terroristi quali imboscate, contro-imboscate, neutralizzazione di oppositori, combattimento in aree urbane,...

Assalto ad aeromobili: I GIS sono la principale unità di assalto ad aeromobili in Italia. Mensilmente (ma forse anche ogni due settimane) conducono esercitazioni specifiche con simulacri a grandezza naturale per apprendere e perfezionare l'uso di esplosivo ed altre tecniche per lo sfondamento dei portelloni, scale telescopiche, sensori termici ed altri strumenti e tecniche applicabili in quelle situazioni.

Entrati a far parte della forza effettiva dei GIS, l'addestramento è quotidiano e le loro capacità sono perfezionate grazie a continui rapporti di collaborazione con reparti militari anche stranieri.

Armamento 

I GIS hanno in dotazione armi ed altri dispositivi molto sofisticati. Le armi più comuni sono le Beretta 92F e Heckler und Koch HK MP5 (nelle versioni A5, SD3 e KA4), ma usano anche Beretta M12, Steyr TMP, Smith & Wesson S&W Patrolman .357 Magnum. Come fucili a pompa utilizzano Franchi SPAS-12, SPAS-15 e PA3. Nel loro arsenale ci sono anche Beretta SCP 70/90 e Steyr AUG, ma non li usano spesso. I Barret M80 sono invece utilizzati per colpire obiettivi a lunga distanza o molto protetti. I tiratori hanno in dotazione anche Mauser 86SR e HK MP5 PSG1 equipaggiati con un sistema Syncrofire che fa sparare tutti i fucili controllati simultaneamente. Su tutte queste armi possono essere installati vari visori laser o ad infrarossi, visori notturni, silenziatori e mirini telescopici. Oltre alle armi da fuoco, in dotazione hanno molti attrezzi (gli Hooligan tools, materiale da teppisti) progettati dagli stessi GIS sulla scorta dell'esperienza. Fra questi vi sono un gran numero di scale, scudi antiproiettile di gradi dimensioni, asce enormi e forbicioni a pila lunghi più di mezzo metro per troncare tondini di ferro. Per quanto riguarda la divisa, quella normalmente utilizzata è blu scuro (ma ne hanno anche di mimetiche) costruite in materiali ignifughi ed isolanti e completata con vari riforzi (ginocchiere, gomitiere,...), diversi tipi di caschi e giubbotti antiproiettili. Per comunicare tra loro utilizzano laringofoni e cuffie. In totale l'equipaggiamento indossato dai GIS in azione si aggira sui 30kg.

Azioni note

Le principali azioni che hanno visto coinvolti i GIS e che sono salite agli onori delle cronache sono: 

9 dicembre 1980, carcere di Trani (Bari): intervento all'interno del supercarcere e liberazione di ostaggi.

25 agosto 1987, Isola d'Elba, carcere di Porto Azzurro (Livorno): intervento per sedare la rivolta dei detenuti.

24 dicembre 1989, Natile Vecchio (Reggio Calabria): liberazione di Cesare Casella.

17 aprile 1990, Santa Margherita Ligure (Genova): liberazione di Patrizia Tacchella.

16 gennaio 1995, Segrate (Milano): liberazione di Raffaele Alessi.

18 dicembre 1999, Isola di Alicudi (Messina): operazione antidroga in mare.

7 giugno 2000, Torino: liberazione di Rosa Laura Spadafora.

10 giugno 2000, Torre Annunziata (Napoli): cattura del latitante camorrista Ferdinando Cesarano

25 marzo 2002, Kabul, Afghanistan: Scorta all'ex re afghano che rientra in patria.

30 novembre 2002, Ostia (Roma): cattura del pericoloso latitante tunisino Faid Isa Kamalfa, asserragliato in una villetta.

28 giugno 2005, Bogogno, Novara: blitz notturno per catturare Angelo Sacco che nella giornata precedente aveva ucciso a colpi di fucile 3 persone e ferite altre


GIS e EBS

Recensiamo il bellissimo libro

Cuore di rondine

autore il Comandante Alfa dei G.I.S.

Ed. Longanesi

288 pagine adrenaliniche

da leggere tutte d'un fiato.

14.90 €