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Alessio Peluso

bodyguard Alessio Peluso

Salve a tutti.

Mi presento, sono Alessio Peluso, il presidente e fondatore della European Bodyguard School.
E' sempre arduo parlare di sè, i rischi interpretativi possono essere molteplici ed a doppio taglio.
Comunque ci provo. Da molti, e non me ne dispiace, vengo definito come il "manovale del Bodyguarding".

Eviterò di tediarVi inutilmente, rimandando i più curiosi verso la mia persona a digitare sui vari motori di ricerca il mio nome, in tal modo potranno avere tutte le informazioni su chi sono  e cosa faccio.
Nasco in un piccolo paesino dell'Irpinia il 20 febbraio del 1960.
A tre anni la mia famiglia si trasferì al nord, la meta era la Svizzera, ma come spesso accade, il caso volle che ci fermassimo a Bologna, dove la mia famiglia si stabilì definitivamente. Anni incerti per me e tutti i "terroni" (meridionali) come noi. Mio padre: un grande uomo, la reincarnazione dell'autentica umiltà.
Cresco in un ambiente disordinato sia affettivamente che socialmente...Infatti a 10 ed a 13 anni scappo di casa varie volte; la prima volta "approdo" in una città che ai tempi era da "paura" per un bimbo fuggito e solo: Milano.
A Milano, dopo tantissime peripezie e tante bugie, la Questura di via Fatebenefratelli (quella dell'attentato bomba) mi affidò durante le ricerche della mia famiglia (che non aveva esposto denuncia) ad un collegio religioso di Via D.C. Sammacchini: l'I.F.P. (Istituto figli della provvidenza).
Dopo che la Questura riuscì a rintracciare la mia famiglia i miei mi lasciarono in questo istituto...dal quale fuggii per l'ennesima volta..Alla Malpensa riuscii ad "imbarcarmi" su un volo per l'America. L'intento era quello di non essere più ritrovato ed andare a stare con i miei zii a Glen Cove (N.Y). Infatti...a bordo fui trovato subito e rispedito al mittente. Alla stazione centrale di Milano (dove mi consegnarono) non potrò mai scordare quella bruttissima notte: io (minorenne) fui messo in una stanza della Polfer assieme ad una prostituta ed un altro disgraziato come me però adulto. Fermo qui volutamente la storia. Questo per farVi capire come sono cresciuto...per la strada. La strada è stata la mia maestra di vita; l'ho odiata ma mi ha anche "svezzato". Anni di collegio mi hanno poi definitivamente e fortunatamente invogliato e condotto verso un'altra mia passione: lo studio.

Fin da bambino ho (per fortuna) trovato la mia ancora di salvezza nello sport e nello studio. Cominciai ancor prima delle mie traversie (a sei/sette anni) a praticare arti marziali, in specifico il karate...per farla breve dai 6 ai 25 anni feci parecchie esperienze passando da pratiche diverse: dal karate alla lotta Greco-Romana e da quest'ultima alla passione per le armi ed il tiro, approfondendo altre discipline ed impegnandomi nell'agonismo ottenendo ottimi risultati di rilievo e svariate vittorie. Verso i 24/25 anni scaturisce in me la voglia di ricercare e saperne di più, studiare ed approfondire le origini marziali che contraddistinguono il nostro passato, il passato del nostro bellissimo Paese. Cominciai quindi ad essere un ricercatore, un "archeologo sperimentale" (come mi definiscono in molti) dei sistemi difensivi popolari scaturiti dal Medioevo (ma solo quelli popolari però...quelli di duelli, spade e spadaccini con cavalieri al prosequio non mi hanno mai interessato). Da qui alla codificazione del sistema di protezione professionale M.D.I.M. da me codificato (un sistema di difesa personale moderno ed essenziale per contrastare aggressioni di gruppo, il passo è stato consequenziale. Cominciai a lavorare in ambito della sicurezza all'interno di locali e discoteche (Cocoricò etc...). Capii ben presto che non era ciò che desideravo fare e cominciai a formarmi e studiare impegnandomi attraverso innumerevoli e costosi viaggi a scopo formativo-didattico. Girai l'Europa ma anche Paesi mediorientali ed asiatici per lenire la mia sete e fame di imparare e sapere. Conobbi così varie realtà e centri specifici sove appresi strategie sulla scorta diversificate ed a volte in contrasto tra loro. Cominciai ad approfondire la mia personale cultura in ambito di intelligence e soprattutto mi misi a studiare tutto su alcuni miei miti personali: i corpi speciali in particolar modo quelli italiani (GIS-NOCS-Baschi Verdi etc...) grazie all'aiuto ed alla disponibilità di alcuni miei parenti appartenenti all'Arma dei CC e della Polizia. Fu in questo periodo che cominciai dapprima a seguire e quindi "accompagnare" svariate personalità del mondo sportivo, politico ed imprenditoriale, partendo proprio dalla mia città: Bologna.
Ad un certo punto (1990) volli fortemente aprire la mia scuola professionale, ci misi tutto me stesso,  ci vollero anni ma ci riuscii! Non è stato per nulla facile poichè ai tempi la formazione delle guardie del corpo in Italia era pura fantasia futuristica. diversi anni più tardi apparve all'orizzonte la I.B.A. Ora la struttura da me creata è diventata una realtà concreta e soprattutto solida.

Non sono un "super men" (sono alto 1 metro e sessanta!), nè tanto meno una "testa calda". Non sono mai stato coinvolto in un conflitto a fuoco (cosa di cui, pare molti  miei "colleghi" si vantino, magari dicendo bugie sui loro siti). Mi reputo una persona intelligente, NON furba!
Amo sempre mettermi in discussione e fondamentalmente non ritengo di avere e di vivere con paure che possano condizionarmi la vita. Sono un idealista ma al contempo pratico e determinato.
Rispetto gli altri nel modo più assoluto e non nella misura in cui loro rispettano me...a priori insomma.
Mi reputo un imprenditore e nella mia scuola metto in condizioni gli operatori che formo ogni anno di esserlo anche per se stessi.
Lavoro molto e duramente (anche di notte); la mia giornata a volte può articolarsi attraverso addirittura a 14/15 ore continuative.
Le soddisfazioni non mi mancano...E' un orgoglio per me vedere in TV i miei operatori a stretto contatto ed operare fianco a fianco degli organismi di sicurezza preposti per la sicurezza e la scorta di svariati esponenti politici e vip..Oppure...veder avviare l'attività di uno di loro all'estero.

Sono un professionista e non mi faccio coinvolgere da macchinazioni di bassa lega (social engineering) che si attuano quasi regolarmente invece, nei confronti della mia scuola ed attività, soprattutto ultimamente con questo favoloso avvento di Internet. Ai più attenti che navigano sul sito non potrà certamente sfuggire il fatto che, appena lo stesso viene aggiornato di una qualsiasi informazione, è subito pronta una controrisposta (scopiazzata palesemente) su altri siti, forum e quant'altro di alcuni miei "concorrenti". Ad esempio: la mia scuola professionale è l'unica allo stato attuale (in Italia) che fa vedere attraverso filmati su You Tube cosa avviene e come ciò avvenga all'interno degli iter formativi proposti e che allo stesso tempo mostra direttamente con la loro faccia tutti gli operatori disponibili ad avviarsi professionalmente in tutte le parti del mondo...Ebbene i primi ad attaccarmi chi credete siano?...proprio le persone che non mettendosi in discussione NON FANNO VEDERE CIO' CHE PROPONGONO nelle loro strutture!!! Probabilmente per paura di sottoporsi al giudizio ed alle critiche altrui. Lo stesso protocollo operativo svolto da personale di scorta di Polizia e Carabinieri, proposto nei miei video, verrà immancabilmente attaccato da questi signori che intendono avvalersi di un monopolio di un settore che in Italia non esiste e non è a retaggio di nessuno se non le FF.OO e CC....tutto questo per un semplice motivo: fare cassetta, marchette, soldi sfruttando "l'ignoranza" dei più...
Ritengo, come affermo da anni che una seria concorrenza e delle critiche costruttive (e non basate su sentimenti di invidia pura) siano altamente costruttive e stimolanti per tutti...soprattutto in questo periodo in cui il nostro Paese non ha ancora legiferato sulla nostra splendida professione.

I miei iter professionistici a livello di formazione non sono "classici" poichè ritengo che NON ESISTA un modo di affrontarla (chiaramente inteso per i civili e non per la scorta stattalizzata o militare).
Sono il primo, nonostante io sia conosciuto come un insegnante di difesa personale e di arti marziali a non cadere nello specifico della loro pratica, all'interno dei miei corsi di formazione.
Per me, come dico a tutti, è importante insegnare a difendersi da un "gancio" e non insegnare il "gancio" per scopi offensivi. Insegno più che altro a difendersi da minacce a lama o con arma da fuoco, piuttosto che insegnare a minacciare con le stesse.

Questo ha un nome: prevenire.
Prevenire poichè questo è il compito di un serio operatore bodyguard.

Il mio più cordiale saluto a tutti

Alessio Peluso

(il manovale del bodyguarding)

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